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Carambola

Marco Zanetti, il Re della Carambola

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Il talento italiano non smette di stupire. Nell'ultimo Mondiale di Bordeaux si e' confermato come uno degli atleti piu' forti del pianeta

Quando si conclude una competizione come un Campionato del Mondo, quello che resta sono i risultati e le gesta dei grandi campioni. Istantanee fatte di suggestioni, lampi di classe e giocate capaci di sopravvivere al trascorrere del tempo. Un microcosmo di emozioni in grado di sancire il passaggio da atleta normale a leggenda, e che sembra essere plasmato appositamente per uno dei personaggi più vincenti e amati di sempre: Marco Zanetti.

Nell'ultimo Mondiale disputatosi a Bordeaux (Francia) il portacolori azzurro ha saputo ancora una volta confermarsi nell'olimpo della Carambola Mondiale. Zanetti ha chiuso il torneo al primo posto per media generale (2.135) ed è stato capace di eliminare il Campione del Mondo in carica Torbjorn Blomdahl. La sua ascesa è stata interrotta dalla sconfitta sul filo di lana nei quarti di finale contro il coreano Kim Heang Jik. Una partita da sliding doors che, se rigiocata, porterebbe ad un finale sempre diverso.

"Uscire da un Mondiale per soli due punti lascia sempre l'amaro in bocca
– racconta Marco Zanetti – Sono sentimenti un po' contrastanti. Da una parte infatti c'è il rammarico per aver sfiorato il podio e quindi un'altra medaglia, e dall'altra c'è la consapevolezza di essere uscito a testa alta da una manifestazione ultra competitiva. Nonostante i miei 54 anni comunque riesco ancora a migliorarmi giorno dopo giorno e questa è una cosa che mi spinge ad andare avanti nella mia continua ricerca di perfezionamento del gioco. Sto scoprendo cose nuove negli allenamenti e tecniche di esecuzione sempre diverse. Riuscire a mettere in pratica tutto questo nei momenti decisivi mi dà ulteriori certezze nei miei mezzi.
Nella sfida con Kim Heang Jik non mi sono mai sentito completamente sereno e concentrato. Andando avanti in un torneo si accumula sempre più tensione e nella partita precedente con Blomdahl avevo consumato tante energie nervose. Avrei voluto preparare meglio il match con il coreano. Ho cercato di proseguire sulla stessa scia di entusiasmo che mi aveva permesso di superare gli ottavi, ma ogni partita è una storia a sé e quando sono arrivato sul biliardo ho sentito subito che mi mancava quel fondo di serenità necessaria in quel momento"
.

In un Mondiale, come letto, ogni dettaglio può far la differenza, soprattutto se dall'altra parte ci sono altri talenti di livello internazionale.


"A Bordeaux ha destato molto clamore la mia vittoria sul Campione del Mondo in carica Torbjorn Blomdahl
– continua Zanetti – E' stata ovviamente una partita importante, che ha dato seguito a quanto fatto di buono sin dalla fase a gironi. Non va dimenticato infatti che il mio gruppo era probabilmente il più difficile fra quelli emersi dal sorteggio. Alla vigilia questo mi destava un po' di preoccupazione, soprattutto perché i miei due avversari erano davvero molto forti. Nella Carambola Mondiale ormai tutte le partite sono diventate uno scoglio durissimo da superare. Si sta arrivando ad una perfezione di gioco sempre più alta. Non c'è possibilità di sedersi sugli allori perché si può perdere con chiunque e in qualsiasi momento. E' una competizione per certi versi anche molto interessante perché riguarda tanti atleti diversi, di altrettante scuole diverse. La Corea, il Vietnam e la Turchia per esempio stanno emergendo davvero alla grande. Non dimentichiamoci comunque la scuola europea dove Francia, Spagna, Belgio, Olanda e Svezia possono contare su validi rappresentanti. Dal punto di vista dello show e dell'interesse internazionale siamo arrivati ad un livello mai visto prima. Per questo motivo bisogna cercare di andare avanti continuando a sperimentare nuove soluzioni. Per fortuna ho la giusta inclinazione che mi permette di spingermi oltre ogni limite per cercare sempre di migliorare".

Il processo di crescita estremo di Marco Zanetti sembra davvero non conoscere fine. All'orizzonte ci sono i World Games, dove l'italiano è campione in carica. Oltre a questo ci sono altre sfide che richiedono di essere superate. Come? Ovviamente con la solita classe ed eleganza che accompagna da sempre il campione di Bolzano.


"Il mio obiettivo è quello di continuare su questa strada –
conclude Zanetti – Voglio vedere fino a che punto il mio fisico mi permetterà di giocare su questi livelli. Per il momento mi sento al top. Non sono in grado ovviamente di fare previsioni, però il mio scopo è quello di guardare sempre in alto e di rappresentare al meglio la mia Nazione. A tal proposito sono molto contento dell'affetto ricevuto dai tifosi italiani durante l'ultimo Mondiale. Colgo l'occasione per ringraziarli e per invitarli a seguirmi in tutte le mie attività anche attraverso la mia pagina ufficiale di Facebook – marcozanetti3c. E' un metodo di interazione alternativo che mi permette di sentirmi vicino a loro e, viceversa, di regalare a tutti le emozioni di ogni mia sfida".