Magnoberta festeggia 100 anni

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Federazione

In occasione della ricorrenza lo storico sponsor della F.I.Bi.S. ha presentato un libro che racchiude l'essenza della prestigiosa azienda

Famiglia, impresa, territorio: sono questi i termini risuonati all’interno del castello di Casale Monferrato durante la presentazione del libro “Cento anni distillati”, che racconta la storia della distilleria Magnoberta. La Magnoberta è infatti innanzitutto una famiglia, con i Luparia che la gestiscono da quattro generazioni, lavorando fianco a fianco con i quindici dipendenti che sono stati ringraziati da Valeria Luparia durante l’evento; i fratelli Andrea e Roberta, insieme al padre Alberto Luparia, hanno saputo, con commozione e semplicità, far apprezzare ai tanti presenti cosa significhi vivere e lavorare insieme, di generazione in generazione. Introdotti da Alessandro Ubertis, l’assessore alla Cultura di Casale Daria Carmi, il vicepresidente della Provincia di Alessandria Federico Riboldi e il prefetto Romilda Tafuri hanno parlato di territorio, di quel Monferrato Patrimonio Unesco che si fregia di aziende che resistono alla crisi e, pur restando fedeli alle tradizioni guardano al futuro. E il vino, l’enologia e la grappa sono stati al centro degli interventi tecnici di Alessandro Soldatini (presidente del Consorzio  Tutela Grappa del Piemonte e Grappa di Barolo) ed Emilio Renato Defilippi (vicepresidente di Assoenologi e rappresentante del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali). Elio Carmi (consulente creativo, insieme a Ubertis, per le iniziative relative al centenario della distilleria) ha poi condotto Valerio Bigano (esperto di liquori e curatore del volume), Bruna Curato (autrice dei testi) e Loris Barbano (che ha realizzato l’apparato fotografico e collabora con la Magnoberta da decenni) a raccontare come nasce, si sviluppa e quale sia l’importanza di un libro aziendale: un’occasione per scoprire la storia di un’attività, per riscoprire documenti, cimeli e saperi, per costruire una solida base sulla quale impostare il cammino futuro. La sala gremita di collaboratori, amici, collezionisti, appassionati e curiosi ha particolarmente colpito Alberto Luparia: “Chi avrebbe mai detto che in tanti avrebbero voluto festeggiare con noi questa ricorrenza: una canzone che mi è molto cara dice che l’emozione non ha voce, ma cerco di trovare voce nella commozione per ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno contribuito a far crescere la Magnoberta e che celebrano questo centenario, con la speranza che sia un punto di partenza per una lunga strada che affidiamo alla quinta generazione dei Luparia”.