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Stecca

Campionato Italiano AICS 2013

 
Altavilla (VI) - 28 ottobre /10 novembre 2013
 Maggio è tricolore nei cinque birilli e Primon fa il colpo
 
Il vicentino batte a sorpresa “il cannibale” Quarta “non sbaglia mai, è una grandissima soddisfazione”

Silenzio totale solo il fruscio della biglia prima di colpire il birillo è ammesso. Concentrazione massima perché un solo tiro sbagliato può compromettere il risultato. Sguardi seri e facce stanche dopo una giornata di tensione.
Domenica, il Circolo Biliardi Altavilla ha ospitato i campionati italiani specialità 5 birilli. Nove ore di biliardo senza sosta per tutti gli appassionati che hanno potuto osservare all’opera i campioni più gettonati del momento. Alla fine, a conquistare il titolo nazionale, è stato Crocefisso Maggio, due volte campione europeo e campione del mondo 2003. Con lui, nell’arena buia, a combattere nella finalissima c’era Stefano Freddi. Attorno a loro, nella semioscurità, più di cento persone con il fiato sospeso e gli occhi puntati sul tavolo verde in attesa della prossima mossa. Alla fine l’ha spuntata chi ha tenuto i nervi saldi fino alla fine, chi è riuscito a non perdere la calma e rimanere concentrato e tranquillo per cinque lunghe partite.
“Sono molto soddisfatto, soprattutto della mia prestazione psicologica -confessa Maggio-. Nonostante la gara fosse molto tesa sono riuscito a non farmi prendere dall’ansia”. Non che ce ne fosse motivo in realtà, Maggio è rimasto in vantaggio sull’avversario per quasi tutto il tempo di gioco e il risultato finale è netto, 2-0. “Le competizioni si vincono anche con la fortuna -continua- ma la componente psicologica la fa da padrone in questo gioco. Ho avuto delle difficoltà nella semifinale contro Torreggiani, uno scivolone clamoroso e qualcuno mi dava già per fuori ma ho cercato di non scompormi e rimanere calmo. Se ti fai prendere dallo sconforto è già persa. Certo, la mia tranquillità deriva anzitutto dalla consapevolezza che in questo periodo sono in forma e sto giocando bene”.
Una domenica di gioco intenso che ha visto trentadue campioni delle massime categorie alternarsi ai tavoli verdi impegnati in cinque partite impegnative prima di arrivare a quella finale. I due avversari già si erano incontrati prima, e avevano avuto modo di studiarsi a vicenda ma chi gioca a biliardo sa bene che in queste competizioni tutto può succedere e poco importa a che categoria appartieni.
Il tabellone finale in effetti ha regalato molte sorprese. I favoriti sono usciti di scena ben presto, già agli ottavi, per lasciare il posto ad altri big che qui a Vicenza non avevano ancora dato il meglio e ad un giovane di prima categoria, Massimo Iannì arrivato a sorpresa fino alle semifinali. Andrea  Cavazzana, il campione in carica è stato battuto a sorpresa da Sandro Foroni, prima categoria, già alla seconda partita. Mannone, secondo l’anno scorso, fuori ancora prima di vedere gli ottavi. Ma la più bella impresa della giornata l’ha compiuta il vicentino Thomas Primon che, pur non riuscendo ad arrivare alle semifinali, si è tolto una bella soddisfazione riuscendo a battere il fenomeno mondiale Andrea Quarta, considerato il più forte giocatore italiano.
Thomas racconta ancora emozionato la sua prodezza “Lo chiamano il cannibale perché le competizioni più importanti le vince tutte lui e la soddisfazione di averlo battuto è veramente tanta”. Anche qui ha vinto il sangue freddo del giocatore d’esperienza “Ho cercato di non pensare contro chi stavo giocando, di non guardarlo nemmeno in faccia concentrandomi al massimo sulle mie mosse e dando il meglio di me”. Una partita lunga e complicata ma alla fine la piccola impresa del vicentino è riuscita, peccato per lo scivolone nella partita dopo che lo ha buttato fuori dalla competizione quando ormai tutto il tifo era per lui.
 
di Greta Portinari
(Pubblicato sul Giornale di Vicenza del 12/11/2013)
 
In allegato il racconto di Andrea Chiesura

RACCONTO DI ANDREA CHIESURA