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Stecca

Memorial Quaglio, Modonesi vince in finale contro Cavalli

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A Rovigo sono due amici a contendersi il titolo nella Gara Nazionale Open intitolata a Riccardo 'Eddy' Quaglio

Metti una sera di fine autunno e un torneo nel quale sono presenti i migliori interpreti della stecca italiana. Metti una sera in cui due outsider riescono a sovvertire ogni pronostico arrivando fino in fondo alla competizione. Metti infine che i due atleti in questione sono anche amici, e si hanno tutti gli elementi per scrivere l'ennesima pagina di sport che solo il biliardo sa regalare.
No, non è la trama di un film, ma la cronaca di quanto successo alla terza edizione del Memorial Riccardo 'Eddy’ Quaglio, Torneo Nazionale andato in scena al circolo Meeting di Rovigo.

256 partecipanti. Un roster agguerrito e composto dai più grandi talenti del panno verde come il campione del Mondo specialità 5 birilli Matteo Gualemi, il vice Sandro Giachetti e Andrea Quarta. Insieme a loro Fioravante Vecchione, Nicolas Josè Fillia, Ballotta e Maggio.
E poi...e poi c'erano anche loro, Alessandro Cavalli e Gianluca Modonesi, amici nella vita, ma "rivali" per una sera. I due atleti appartenenti rispettivamente al Csb Padova Biliardi di Sarmeola di Rubano (il primo), e al Csb Perla Verde di Riccione (il secondo) si sono ritrovati nella finalissima per contendersi il titolo dopo aver superato in sequenza tutti i mostri sacri sopracitati.

Ad avere la meglio al termine di una partita esaltante è stato Gianluca Modonesi. Un risultato che resterà negli almanacchi, così come resterà nella mente di tutti i presenti l'abbraccio sincero fra i due al termine della contesa. Un'emozione che possiamo rivivere attraverso il ricordo dei protagonisti.


"Io e Gianluca abbiamo avuto un tabellone difficile sin dalle prime partite
commenta Alessandro Cavalli - Nel mio cammino ho incontrato Riondino, Caratozzolo, Alfredo Fillia, Nicolas Fillia e poi in finale proprio Modonesi. Tutti atleti di primo livello in grado di battere chiunque. Personalmente credo di aver giocato bene per tutta la manifestazione. Mi sono sentito a mio agio sui biliardi anche perché essendo di queste zone è stato come giocare in casa. Le sensazioni al termine di questo torneo dunque sono positive, nonostante la vittoria sia sfumata per un soffio".

"Riuscire ad arrivare fino in fondo in una gara del genere è qualcosa che non dimenticherò mai - racconta Gianluca Modonesi -
Dopo la semifinale vinta contro Riccardo Nuovo ero già abbastanza soddisfatto perché, ripercorrendo nella mente tutte le partite, mi sono reso conto di aver portato a compimento un percorso anche solo difficile da immaginare alla vigilia. Ho battuto Sansò, Daniel Lopez, Indovino (il quale aveva eliminato Quarta) e Riccardo Nuovo. Sapere di ritrovarsi di fronte poi in finale un amico vero come Alessandro è stata la ciliegina sulla torta oltre che estremamente emozionante".

Già, la finale. Un appuntamento magico per la carriera di un giocatore di biliardo e che, a volte, riserva delle autentiche suggestioni.


"Giocarsi una finale è già qualcosa di indescrivibile – continua Modonesi - Farlo nella sala in cui ho iniziato a giocare, contro un amico come Alessandro, supera davvero ogni limite. E' stata una sfida tecnica ed equilibrata che ha entusiasmato il folto pubblico presente. Alla fine sono riuscito a spuntarla io, ma credo che l'abbraccio sincero che ci siamo scambiati subito dopo l'ultimo tiro vada al di là di ogni risultato".


"La finale è stata bellissima
– riprende Cavalli - La partita è rimasta in bilico fino alla fine e si è risolta all'ultimo tiro quando eravamo sul parziale di 77-77. Potevo vincere io, come poteva vincere lui. Sono contento ugualmente per come sono andate le cose. Essere arrivato in finale con uno dei miei migliori amici lo reputo comunque un grande successo".

Aver centrato un risultato del genere alza inevitabilmente l'asticella per entrambi. Nulla che non si possa superare con entusiasmo e passione.


"Sono reduce da un buon momento – chiosa Cavalli - Come giocatore sono sempre stato uno di quelli che non partecipa a tante gare di questo livello. Ultimamente invece ne sto disputando diverse e devo dire che i risultati mi stanno premiando. A Rovigo ho preso parte alla terza finale di fila nelle ultime tre gare. In questo parziale sono arrivate due sconfitte sul filo di lana e una vittoria. Il rendimento quindi è buono. Devo ringraziare per questo soprattutto coloro che mi stanno seguendo nel mio percorso biliardistico. Mi riferisco a mio padre Maurizio Cavalli, commentatore televisivo e ottimo giocatore. Mio zio, che io considero un altro grande talento, e Gastone Cavazzana, pluricampione apprezzato da tutti e fonte inesauribile di consigli".

"Sono 26 anni che gioco
- conclude Modonesi - In passato ho vinto diverse gare regionali e interregionali. Fino ad ora però non avevo mai vinto una gara nazionale come quella di Rovigo. Un successo del genere ovviamente mi ha permesso di mettermi in luce. Credo che sia una soddisfazione anche per Stefano Quieti, il gestore del C.S.B. Perla Verde di Riccione dove io lavoro. Adesso toccherà a me mantenere questi livelli e cercare di conquistare nuovi successi".