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Il Maestro Winkler Ruggero Crotti ci ha lasciati

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Il Presidente F.I.Bi.S. Andrea Mancino con il Consiglio Federale, Claudio Bono con la Sezione Stecca partecipano al dolore dei familiari per la perdita del Maestro Winkler Ruggero Crotti, ricordandolo come un grandissimo talento che con signorilità ed eleganza ha dedicato tutta la sua vita allo studio di una delle sue passioni : il Biliardo

I miei ricordi:
Molti anni fa ricordo che a Brescia ne avevo sentito parlare più volte da Peppino Rosa, Benedetto Mingardi e Piero Maggiori, poi successivamente da Roberto Tomasi che giocava con le stecche in tre pezzi del suo Maestro e che grazie a lui ho avuto il piacere di provare in alcune serate al CBS2.
Inevitabilmente la mia curiosità sul modo "diverso" di interpretare il biliardo e la mia passione biliardistica mi portava ogni anno a seguire durante la gara nella sala che frequentavo, le partite del Signor Winkler e dei suoi ragazzi Enrico Titonel, Massimo Guggiola e Riccardo Belluta.
Ebbi modo di conoscerlo qualche anno dopo, quando al termine di ogni giornata in Federazione passavo dalla sala vicino ai Ponti di viale Forlanini a salutare Angelo Bellocchio e li trovavo a giocare sul biliardo dedicato alla scuola.
Fu li che Angelo me lo presentò e che scoprii una persona davvero unica con una grande personalità e intelligenza, unita a signorilità e a una grandissima educazione.
Passati i primi momenti di soggezione e di mia timidezza nei confronti di un icona del Biliardo, imparai anche ad apprezzarne le battute spesso pungenti ma sempre con un retrogusto di verità che spesso condividevo.
Non mi stancavo mai di guardare le sue scelte di tiro, le sue esecuzioni o di come andava alla ricerca di un pallino per mettere in difficoltà l'avversario attratto dalla sua filosofia di gioco e dalle sue interpretazioni.
Dopo quattro chiacchiere io facevo ritorno a Brescia e lui rincasava o si spostava al Caliero dove ad attenderlo c'erano i suoi ragazzi e dopo una serata sul biliardo rientrava perché ad una certa ora ad attenderlo c'erano i suoi gatti intorno a casa che lo aspettavano per il consueto appuntamento notturno con le leccornie che gli portava.
Fu in una di quelle serate che mi spinsi a fare una domanda che mi frullava da tempo nella testa, ma che per rispetto non avevo mai osato fare.
Mi scusi Signor Winkler ma perché non scrive un libro sul biliardo raccogliendo tutti i suoi studi, i suoi appunti di un intera vita, un vero libro sul biliardo perché quelli che ci sono in giro non sono un granché e li trovo incompleti, pieni di schemi ma con poche spiegazioni sulla meccanica dei tiri. Io sono convinto che verrebbe molto apprezzato dagli appassionati.
Mi sorrise e mi disse vedremo, per ora non ci sono le premesse ...
Enrico Titonel veniva spesso a Brescia a giocare con Roberto, alcune sere mi invitavano a fare il terzo e per ricambiare le visite un pomeriggio andammo a Milano al Caliero.
In serata arrivò il Maestro Winkler e venni invitato a giocare con loro, ricorderò sempre che su una brutta rimanenza non sapevo cosa tirare e non volendo fare la figura del "pollo" mi fermai a pensare un po' più del dovuto, fu li che vedendomi in chiara difficoltà mi venne in aiuto il Maestro suggerendomi di tirare un pallino difensivo. Non conoscendo il tiro mi sembrava che non c'erano le proporzioni sulle corse delle bilie, capendo le mie perplessità mi si avvicinò il Maestro e mi spiegò come tirarlo in modo talmente chiaro e semplice che al primo tentativo esegui perfettamente. Grazie Signor Winkler !!

26° GP S.Vincent 2001

"Sto proprio diventando un pollo" mi disse con un sorriso dolce e al tempo stesso melanconico avvicinandosi sul televisivo quando sbagliò biglia nella partita con Aniello nelle finali del GP di Goriziana nel 2001. Una gara giocata alla grande in cui insieme a tanti appassionati ho fatto il tifo per lui che alla sua veneranda età era riuscito ad entrare nel girone finale della domenica.
In questi ultimi anni ho chiesto sempre sue notizie a Massimo nella speranza di poterlo rivedere.
Insieme a Stefano Gibertoni avevamo pensato di premiarlo insieme a Niki Cammarata durante le finali della Coppa Lombardia ma in quei giorni non stava bene.
Più di una volta ho chiesto all'amico Auro Bulbarelli se c'era modo di invitarlo per commentare degli incontri sul televisivo, ero inoltre a conoscenza del desiderio di Auro di intervistarlo in una sua rubrica ma purtroppo la sua salute peggiorava e il nostro sogno si affievoliva con il passare del tempo.
Sono certo che il Signore Winkler rimarrà per sempre nel cuore di chi l'ha conosciuto, di tutti coloro che ne hanno condiviso la passione per il Biliardo e di tutti coloro che hanno saputo apprendere dai suoi insegnamenti l'arte del Biliardo.
R.I.P. Signore Winkler

Claudio Bono

Da Facebook Auro Bulbarelli :
"Il biliardo sono io ma non sono sicuro che questi siano ancora i miei biliardi".
Questa, caro Maestro, e' stata l'ultima frase che mi dicesti. Tre giorni fa, dal tuo letto di sofferenza. Potrei azzardarla io una risposta ai tuoi dubbi, sapendo di rischiare ben poco: non solo questi non sono più i tuoi biliardi, ma nemmeno i giocatori attuali sono avvicinabili al tuo livello, alla tua signorilità, alla tua filosofia di gioco. Ne abbiamo parlato tante volte...oggi fanno caterve di punti e non sanno nemmeno il perché riescano a farli.
Tu che studiavi ogni dettaglio, tu che cercavi la finezza di un pallino perché, come uno scacchista, eri già avanti tre o quattro mosse rispetto al tuo avversario. Tu che ripetevi che quando si va in giro a giocare bisogna portarsi sempre dietro due borse, una per la sconfitta e una per la vittoria. Tu che a un certo punto smettesti di sfidare i campioni del tuo tempo per non arrecare loro dei dispiaceri. Tu che hai riempito con i tuoi geniali geroglifici migliaia di fogli di teoria biliardistica. Tu che hai sempre avuto il dilemma se fosse più difficile dipingere o giocare a biliardo....Ora, posso dirtelo, senza che tu ti offenda. Come pittore eri bravo e poetico ma come giocatore di stecca sei stato un fenomeno irripetibile. Winkler Ruggero Crotti rimarrà ad imperitura memoria il giocatore più intelligente e talentuoso che si sia mai visto all'opera.
Si, sono di parte, magari qualcuno che non conosce bene questo signor Winkler si offendera' pure ma...chissenefrega. Io so che è così e la verità e' sempre rivoluzionaria.
Sorrido pensando che in un libro di mera statistica del biliardo ti misero al 33 mo posto di tutti i tempi solo perché non vincesti titoli al pari di altri garisti. A matita su quel libro scrivesti....la classifica del salumiere. Già...due etti di campionati italiani e un etto di St. Vincent. Ridicoli.
Ci hai lasciato un bel fardello, caro Maestro. Ora toccherà a noi rimboccarci le maniche, mettere ordine pazientemente ai tuoi studi e cercare di tramandarli. Penso a Massimo Guggiola, Roberto Tomasi, Enrico Titonel, Riccardo Belluta. I tuoi ragazzi. Ognuno di noi ha appreso enormemente da te e dobbiamo per forza, tutti assieme, salvaguardare questo tuo patrimonio.
Ciao Maestro, grazie di tutto. Nei nostri cuori vi resterai per sempre. Il biliardo, senza di te, sarà come un castello senza il birillo rosso.


il Maestro Winkler Ruggero Crotti