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Birillo Uno: Secondo Memorial Giovanni Bima

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Massimo D'Inca', Santo Sutera e Maurizio Bevolo con Maurizio Rinaldi e Raffaele Di Gennaro

Moncalieri - Giovanni Bima era un uomo buono e sincero e, di conseguenza, un atleta buono, serio e corretto.
E queste doti naturali le aveva dedicate alla sua famiglia ed allo sport del Biliardo cui ha sempre dedicato il tempo libero: il suo palmares conta la militanza in Prima Categoria ricca di successi come pure la presenza nel Comitato Provinciale Fibis Torino in cui ricoprì la carica di Consigliere.
Ultima, ma solo per citazione, la Presidenza del Centro Sportivo Il Birillo Uno nel corso della quale dispensò preziosi consigli e utili indicazioni a chi oggi prosegue sulla indelebile traccia lasciata in eredità in nome dell’amore e della passione che ha sempre dedicato a questo sport.
E proprio il Csb Il Birillo Uno di Strada Mongina 9/15 ha intitolato a Lui il secondo Memorial per ricordarlo “sul campo”, per disputare una prestigiosa kermesse a categorie separate, un torneo prestigioso come il personaggio storico del Circo Verde Nazionale qual è stato, ed è tuttora, Giovanni Bima.
Gli atleti del circuito territoriale hanno risposto numerosissimi al richiamo dando vita ad una settimana di batterie eliminatorie che hanno scaturito i tre gironi finali ed il rush conclusivo per la conquista del podio.

Santo Sutera (Diamante Pinerolo) ha conseguito il primato in Eccellenza regolando Davide Geranio, stecca doc presso il Csb Diagonal Orbassano.
Due culture di gioco a confronto con Sutera testimone di una condotta che vuole l’alternanza fra realizzazione e attesa distribuite in egual misura e Geranio più portato al gioco d’attacco.
Ne è scaturito un match entusiasmante e dovizioso di contenuti, quello che piace al pubblico ed anche agli attori principi che” se la sono giocata” fino a tre quarti gara, momento in cui Sutera ha preso il sopravvento aggiudicandosi un traguardo dal significato particolare.
Alle loro spalle si sono piazzati l’alessandrino Sergio Lavagno (Familiare) e Loris Saggia, compagno di squadra del vincitore.

Intanto Massimo D’Incà (Diagonal Orbassano), figlio d’arte, imponeva, in Seconda categoria, il sigillo di casata ai danni di Adriano Napoli, atleta della “Granda” passato sotto le insegne del Free Time di Carmagnola.
In questo caso, la finalissima ha regalato momenti di incertezza fino all’ultima conclusione vincente di Massimo D’Incà che ha finalizzato al meglio tutte le opportunità.
La sua prestazione è ancor più avvalorata dalla caratura dell’avversario, mai domo e forse con qualche “appannatura” di troppo; Giuseppe Rosso (Astoria Master Club TO) e Savino Di Liso (Bricolla Rivoli) hanno condiviso a pari merito la terza piazza.

Nel contempo, Maurizio Bevolo (Accademia Romano Canavese) ha siglato la sua presenza con il primato in Terza serie.
Una bella prestazione gli ha consentito di prevalere su Davide Simari (Diagonal Orbassano) al termine di un incontro che ha evidenziato il bel gioco messo in mostra da ambedue i giocatori.
La maggior percentuale di realizzazione sul tiro ha consentito all’eporediese di conquistare l’alloro.
Subito dopo, terzi ex aequo, si sono classificati Flavio Cenacchi (Leo TO) e Giuseppe Foti (Master Pool Club Moncalieri).

Questo il sunto delle tre volate conclusive. Il ricordo di Giovanni Bima, alla presenza del figlio Adelchi, ha preceduto la premiazione e l’intervento del Presidente Provinciale Fibis Raffaele Di Gennaro.
“Tony” Ciccarelli, il Direttore di Gara”, ha di fatto introdotto il cerimoniale di chiusura curato dal Segretario Regionale Fibis Massimo Calleri.
La consegna delle coppe in palio ha coinvolto Maurizio Rinaldi, Vicepresidente e Direttore sportivo del Club organizzatore, ed i Consiglieri Domenico Ledda e Paolo “Paulin” Spadaro.
Maurizio Rinaldi ha altresì consegnato ad Adelchi Bima la targa in ricordo della manifestazione; quest’ultimo ha rinnovato il proposito di un prosieguo nel tempo con il ricordo di suo padre che, come egli stesso ha detto nell’intervento conclusivo, è “nato con la stecca in mano”: un ricordo simpatico, commovente e colmo di affetto condiviso da tutti i presenti.