Biliardo e batteria: l'ex-Timoria Diego Galeri tra bacchette e stecca

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Stecca

Metti un giorno d’estate vicino al Lago di Garda. Metti una sala biliardo e tre amici che si ritrovano, ormai da anni, per una partita. Nulla di strano viene da pensare, se uno di questi è Luca Marzio Garavaglia, istruttore federale nonché figura biliardistica conosciuta nell’ambiente (nazionale ed internazionale), e un altro di questi è Nicolas Fillia atleta e proprietario della Nicolas Fillia Academy di Puegnago (BS). È il terzo elemento che se vogliamo non è chi abitualmente potresti trovarti con la stecca in mano, come per esempio Diego Galeri. Eppure l’ex-batterista dei Timoria pare che si cimenti al biliardo ormai da una trentina di anni.

Ho scoperto il biliardo all'epoca dei Timoria – racconta il musicista - Dopo le prove serali con la band spesso andavamo a giocare nelle sale della città (Brescia). In un primo periodo avevamo eletto come riferimento il Bar Garda che aveva un biliardo, forse due, ancora con le buche. Erano i primi anni ‘90. In un secondo momento – prosegue - giocando tanto avevamo incrementato la perizia tecnica, abbiamo ‘alzato il tiro’ e iniziato a frequentare l'Accademia Biliardo di Brescia di Gustavo Torregiani a Mompiano, di fianco allo Stadio Rigamonti. L'atmosfera all'interno della sala era nettamente diversa rispetto a quella dei bar, il silenzio e la concentrazione dei giocatori mi piaceva moltissimo, aveva e ha tutt'oggi su di me un effetto rilassante”. 
L’anima dell’atleta era salita in superficie e la voglia di affinare la tecnica di uno sport preso il sopravvento sul semplice ‘gioco’.

Quello che mi piace del biliardo – spiega l’artista - è l'aspetto cerebrale. Come nel tennis, che adoro, l'aspetto tattico e la gestione delle emozioni sono fondamentali. Nel biliardo il controllo della forza è tutto, giocare spesso piano, controllare il rimbalzo e le traiettorie generate dal contatto delle palle, pensare sempre a mettere l'avversario in condizioni di dover giocare di sponda, la classica ‘messa’”.

In quel periodo Galeri conobbe Luca Marzio Garavaglia ad un concerto quando all’epoca quest’ultimo era assiduo fan del gruppo. I due divennero amici e dopo la scoperta della passione comune per stecca e bilie le occasioni per sfide (e lezioni dato che il gruppo chiedeva qualche dritta a Garavaglia) al tavolo verde non si fecero mancare.
Così da qualche anno il trio ha un appuntamento fisso all’Academy a Puegnago dove “dopo una lauta cena a base di prodotti locali – confessa Galeri - per me è un onore incredibile incrociare la stecca con due campioni come loro....onestamente più che giocare osservo e imparo. Il biliardo non è solo la partita intorno al tavolo, il biliardo sono mille storie di vita vissuta, di amici, è il fascino della vita alla luce di tre lampade che riverberano su un tappeto verde. Tutto questo, oltre alla bellezza del gioco in sé, continua ad avere un fascino enorme per me e il libro che ha scritto Luca (ndr Garavaglia) "Qual'è che tira?" ne è il riassunto perfetto”.

Magari non vedremo il nome di Diego Galeri nelle classifiche federali regionali o nazionali, di certo lo rivedremo il prossimo agosto nello stesso posto con le stesse persone, ma chissà ad una delle prossime prove dei campionati italiani potremo averlo come spettatore (covid permettendo) e ospite ai microfoni di Billiard Channel. Nel frattempo, dopo la trentina di dischi registrati e pubblicati (tra cui due d’oro) con Timoria, Miura, Adam Carpet,  del10, Gentle Eyes In The Gloom, Diego Galeri – che ha la sua etichetta indipendente Prismopaco - ha recentemente debuttato nell’ambito delle musiche da film come autore della colonna sonora del cortometraggio Ferine di Andrea Corsini, pluripremiato in tutto il mondo, oltre ad avere in cantiere un paio di progetti totalmente inediti.

Ed intanto continua ad insegnare batteria, ma soprattutto insegna ad amare la musica suonando la batteria… cambia ‘l’attrezzo’, ma di fatto che sia musica o biliardo la passione è la stessa.