Biliardo paralimpico - campionati italiani 5 birilli e pool: finali con i normodotati

Un altro passo in avanti della Federazione e del movimento paralimpico che da un anno a questa parte ha fatto il suo ingresso nell’attività sportiva federale. Dopo la firma del protocollo con il Comitato Italiano Paralimpico, la sezione capitanata da Michele Monaco e Roberto Dell’Aquila ha visto una crescita esponenziale del movimento su tutto il territorio nazionale con molti appassionati, tra cui non solo persone che già giocavano prima di diversi incidenti, ma anche di neofiti che hanno trovato nel biliardo un modo per fare sport e divertirsi.

E mentre è in corso (sabato e domenica si svolgerà la seconda prova) il campionato regionale di pool a Roma, la Federazione pensa già alle finali dei campionati italiani.
Il biliardo ha una grossa peculiarità – spiega il Presidente FIBiS Andrea Mancino – quella di essere uno sport senza barriere, praticabile da tutti, dai più giovani ai meno giovani, alle donne e a chi ha delle disabilità. Dare la possibilità a tutti di praticare il proprio sport è un dovere che ogni federazione deve impegnarsi a compiere. Il vivaio di giocatori sta crescendo, la struttura della Federazione anche grazie al lavoro di Roberto Dell’Aquila che si sta dedicando con entusiasmo e passione ad avvicinare al biliardo anche tante associazioni e centri di riabilitazione. Per questo – conclude Mancino – crediamo sia giunto il momento di dare un chiaro segnale al nostro sport e di organizzare quindi, per la prima volta nella storia della nostra federazione le finali dei campionati italiani di stecca cinque birilli e pool che si svolgeranno nelle stesse location e quindi insieme a quelle delle rispettive specialità dei normodotati.”
Un campionato unico dove oltre allo sport, inclusione e socializzazione ne sono i punti di forza: le persone hanno riscoperto la voglia di uscire per andare a praticare uno sport e, per chi poi vuole, intraprendere un percorso sportivo tesserandosi e poter così partecipare alle manifestazioni della federazione con la possibilità di far uscire l’agonista con un solo obiettivo: conquistare il primo titolo di campione italiano paralimpico.  


(foto Matteo Rasero)