Podio azzurro con Vecchione, Aniello e Gomez
Brandeburg an der Havel - Una finale tutta italiana quella che ieri allo Stahlpalast di Brandeburgo (Germania) ha decretato il campione europeo di biliardo sportivo specialità cinque birilli. Andrea Quarta conquista il titolo continentale individuale (il quarto) in un match che non è stato semplice nonostante il 3-1 finale ai danni di Fioravante Vecchione (Csb - Campomarte associazione sportiva dilettantistica ) Il “Cannibale” originario di Nardò, la cui caratteristica è il gioco istintivo, è riuscito a dominare la tensione e a giocare con tranquillità mentale. “Sono stato in grado di stare sul tavolo con serenità per la quale devo dire grazie alla mia piccola Arianna”. Una finale se vogliamo scontata da una parte per l’indiscusso livello tecnico degli atleti italiani (che si sono imposti già alle semifinali), ma una finale che non ti aspetti nel momento in cui uno dei due finalisti è un atleta che non fa parte di fatto della Nazionale azzurra, ma che è partito dalle selezioni, risalendo la china fino ad arrivare in finale. Fioravante Vecchione non è però uno sconosciuto nel circuito biliardistico.
Lui che dal 2008 al 2017 è stato nella massima categoria dei Nazionali Pro, retrocedendo due volte ma risalendo subito la stagione successiva. Una carriera la sua penalizzata da un serio problema ad un piede che lo ha rallentato ed a causa del quale è retrocesso nella categoria Nazionali da due anni. La stoffa del campione però la vedi nella determinazione e “Fiore”, così lo chiamano gli amici, ne è un esempio. Ma cosa passa per la testa di chi parte non dalla massima categoria del circuito nazionale ed arriva ad una finale europea? “Da quest’anno – dichiara Vecchione - sono seguito da una mental coach (Milena Romano ndr) ho avuto subito un netto miglioramento nell’approccio partita dopo partita. Non sono ancora al massimo livello, ma i risultati si sono visti subito. Lo ‘switch’ in questi campionati è stata la rimonta nel quarto di finale contro il danese Hendricksen con cui ho chiuso 3-2 dopo aver subito 2-0 nei primi due set.” Un percorso il suo iniziato in terra tedesca con la vittoria contro Daniel Lopez (campione del mondo a squadre e primo nella classifica dei Nazionali Pro) al primo incontro. “La vittoria con Daniel Lopez mi ha dato la consapevolezza di poter ambire ad un risultato”. E con il secondo posto di oggi si può dire di aver raggiunto. Resta il rammarico perché poteva anche andare diversamente quando sull'1-1 al 30 pari, un rimpallo ha fatto poi cambiare l'andamento del match. Terzo posto per Michelangelo Aniello e Camilo Gomez, anch’egli arrivato dalle selezioni alla semifinale. Camilo (CSB Il tempio max landi's) classe ’91 ha fin da subito dimostrato le doti ereditate dal padre Nenè Gomez,vincendo le selezioni contro l’Austriaco Peter Weingesl ed il Tedesco Thomas Hähne, i sedicesimi di finale contro lo Spagnolo Gil Carlos Cortes, gli ottavi di finale contro il Danese Michael SøLBERG e quarti di finale contro l’altra grande sorpresa di questo Europeo l’Italiano Giorgio Minelli. Giorgio classe ’77 (Csb- Il tempio del biliardo) partito da Gubbio ha superato senza troppe difficoltà il Tedesco Roman Bey e lo Svizzero Riccardo Ciccardi; durante i sedicedimi e gli ottavi di finale ha retto la tensione contro l’Austriaco Christian Urbancic e il Tedesco Toni Rosenberg.
I campionati proseguono oggi con la competizione per il titolo a squadre con il quintetto campione del mondo del CT Stefano Gibertoni (Aniello, Gualemi, Lopez, Putignano, Quarta) che proverà a riprendersi il titolo continentale. In gara anche gli Under 21 cinque birilli con le speranze riposte in Riccardo Matino.
Foto Billardmagazin Touch Helga Ackermann
Rassegna Stampa
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