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Pistoia2019 - Curiosità: lo stage pre-mondiale della Germania

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Che l'Italia sia "Maestra" in questa specialità è cosa risaputa e sempre confermata dai risultati in campo internazionale. Proprio per questo le federazioni straniere chiamano gli istruttori Fibis per stage e scuola ai propri atleti. Come Luca Marzio Garavaglia diventato un punto di riferimento in Lussemburgo e in Danimarca, per esempio, per capacità di trasmettere (anche linguisticamente elemento raro e non scontato) le tecniche di gioco; o Camilo Gomez che prosegue con la scuola biliardo (oltre 200 gli allievi oggi) iniziata da papà Nestor. Fu proprio lui a dare un po' il via a questa "tradizione" della scuola italiana agli stranieri con il team francese di Jublot.   
Giusto qualche giorno prima dei Mondiali, la Nazionale tedesca ha partecipato a una full immersion di due giorni (con sei ore di biliardo al giorno) con Camilo, giovane e attivo istruttore federale (prossima l'apertura di una sua struttura - non una sala biliardo - ma una struttura dedicata esclusivamente alla scuola biliardo a Pompei). Gomez ha avuto l'occasione quindi di conoscere Max Gabel, Salvatore Brancaccio, Marco Berner e Toni Rosenberg. E proprio quest'ultimo è stato protagonista di una delle partite che entreranno negli annali, quella contro Matteo Gualemi. Un incontro che ha tenuto tutti gli appassionati con il fiato sospeso fino all’ultimo tiro che ha poi fatto guadagnare gli ottavi a Gualemi con il risultato finale di 4-3. I set parlano chiaro e confermano equilibrio fra i due giocatori: dopo la vittoria del primo set per 62-36, Rosenberg traballa nel terzo e quarto set (26-61 e 32-69) per riprendersi nel quarto e quinto (60-42 e 62-57) per scivolare poi 50-67 nel sesto che porta alla bella. Il settimo e decisivo set è un continuo rincorrersi, ma sono più che altro gli errori a fare la differenza.
E’ proprio l’ultimo tiro di Rosenberg che ha letteralmente regalato l’incontro a Gualemi: il tedesco aveva chiuso realizzando l’angolo e il pallino da 4 ma dopo l’impatto della battente sul pallino, è finito a “bere” concedendo la chiusura a Matteo Gualemi 60-57. 
Capire cosa passa nella testa dell'atleta in un momento cruciale come quello vissuto dal tedesco di Freiberg è difficile, si possono fare solo delle ipotesi.
Coach Camilo Gomez la commenta così: "Mi sono guardato e riguardato la chiusura di Toni ed ho fatto quello che faccio sempre quando rivedo una mia scelta: cosa farebbe in questa situazione papà? Io penso che ci siano due ragionamenti da fare.  Primo se vale la pena rischiare l'impatto col pallino in quella posizione essendo avanti nel punteggio 48/57. E direi di no, che non ne valeva la pena. Seconda cosa l'esecuzione: era un tiro che andava sbagliato sullo scarso, perché avrebbe urtato pallino di prima (non di 2 sponde, diminuendo le possibilità di bere) ed avrebbe potuto chiudere di angolo o di 4 sponde. Onore a Toni che ogni anno arriva sempre più preparato, e ricordate che l'esperienza non si compera al supermercato."Una mancanza di esperienza quindi, con nulla da eccepire sul livello tecnico perchè il confronto con Gualemi ha sottolineato un gioco equilibrato.
Il team tedesco ha comunque migliorato la propria tecnica. Nel ranking di Pistoia2019, Rosenberg è al 17° posto, secondo degli atleti del gruppo extra ITA-ARG dopo il francese Maxime Jublot che è piazzato al decimo posto. Subito dopo Rosenberg al 19° posto il danese Kasper Kristoffersen. Gli stranieri stanno crescendo e l'analisi di Toni Rosenberg rispecchia un po' quello che probabilmente sarà il futuro del biliardo: "La 'crescita' in qualità richiede molto tempo ed esperienza. Tuttavia, è già evidente che molte nazioni stanno migliorando. Naturalmente è difficile raggiungere il livello dell'Italia, ma arriverà il momento in cui un francese, un danese, uno svizzero o un tedesco raggiungeranno il podio in una Coppa del Mondo. Quando le nazioni crescono in quantità, le nazioni crescono anche in qualità".
Azzurri e Argentini: siete avvisati.