In questi mesi tanti tesserati e associazioni sportive affiliate hanno chiesto un intervento della Federazione per fornire chiarimenti in merito a iniziative promosse da soggetti esterni o per rispondere ad affermazioni lesive dell’immagine federale e di quella dei tanti dirigenti che operano con passione e abnegazione sul territorio.
Fino ad oggi la Federazione ha mantenuto invece un dignitoso e serio silenzio ritenendo che alle illazioni, alle calunnie e alle iniziative contrarie allo sport non si risponde sui social (quelli li lasciamo agli altri), ma con atti seri e concreti che si addicono alla serietà e alla concretezza della Istituzione che rappresentiamo.
Le polemiche infondate e corredate da affermazioni offensive e calunniose nei confronti dell’Istituzione che tutti noi rappresentiamo e degli uomini che la compongono vanno affrontate nelle opportune sedi che non sono certamente i social.
Il rapporto con gli Enti di Promozione Sportiva, così come quello con tutte le altre componenti dello Sport Italiano è sempre stato ispirato a principi di massima cordialità e correttezza istituzionale, nel rispetto reciproco dei ruoli e dei compiti istituzionali assegnati a ciascuno.
In base a questi principi, nel rispetto dei regolamenti federali e sportivi, nessuno impedisce ai nostri tesserati di partecipare a gare finalizzate a promuovere lo sport, ma è altrettanto chiaro che non potranno essere avallate iniziative che hanno solo meri fini speculativi sulle spalle dei nostri tesserati ed in particolare di quelli delle categorie inferiori.
Le convenzioni sottoscritte in questi giorni con alcuni Enti di Promozione (tra i quali anche quelli spesso citati impropriamente) fanno assoluta chiarezza su quelle che sono le finalità perseguite e testimoniano, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la credibilità e il rispetto che in questi anni la F.I.Bi.S. ha saputo conquistarsi sul campo con la correttezza e la serietà istituzionale del proprio lavoro.
Al fine di sgombrare il campo da qualsiasi ulteriore dubbio appare opportuno chiarire che nessuna ASD o SSD può affiliare altre ASD, in quanto tale attività la qualificherebbe come associazione di secondo livello vietata dai regolamento del Coni né, tantomeno, può tesserare atleti applicando costi superiori a quelli stabiliti dall’ente affiliante e trattenere le quote, perché questo costituirebbe un comportamento indebito.
La F.I.Bi.S. continuerà a percorrere la strada della serietà istituzionale finalizzata allo sviluppo dello sport del biliardo, investendo a tal fine ogni euro incassato dal tesseramento e documentando, con bilanci sottoposti ai controlli previsti dalla legge vigente, ogni costo sostenuto per tale fine.
Ogni altra cosa che non riguarda lo Sport non rientra e non rientrerà mai tra i nostri interessi.
Buon biliardo a tutti!
Il Presidente
Andrea Mancino