La Giunta del C.O.N.I. del 21 settembre ha ratificato il nuovo Regolamento di Giustizia F.I.Bi.S., approvato in precedenza dal Consiglio Federale il 9 giugno scorso.
Con la pubblicazione sul sito federale, ora le nuove disposizioni entrano ufficialmente in vigore.
L'esigenza di intervenire sul vecchio Regolamento è stata avvertita, non tanto per riformare l'impianto complessivo del processo federale che, di per sé, non è modificabile essendo rigidamente vincolato alle disposizioni emanate dal C.O.N.I. in materia (Codice di Giustizia Sportiva) obbligatorie per tutte le Federazioni sportive, ma piuttosto per definire e puntualizzare meglio quali fossero i comportamenti in concreto punibili.
In altre parole, a maggior tutela di Atleti ed Ufficiali di Gara, si è voluto indicare alcune specifiche condotte espressamente vietate, dimodoché gli stessi sappiano esattamente che cosa si può e che non si può fare.
Ci permettiamo di consigliare ai tesserati di leggere le parti del Regolamento che sono assolutamente nuove e che contengono appunto norme di condotta da tenersi durante tutte le manifestazioni federali.
In particolare segnaliamo gli articoli 22-34 (Infrazioni degli Atleti) e gli articoli 35-40 (Infrazioni degli Atleti “Azzurri”) che, prendendo a modello le esperienze di altre federazioni, tratteggiano un vero e proprio codice di comportamento degli Atleti, con regole specifiche anche su orario di gioco (art. 24), premiazione (art. 26) ed abbigliamento (art. 27).
L'art. 41 identifica gli illeciti degli Ufficiali di Gara.
Altre novità:
1) saranno punibili le segnalazioni/denunce manifestamente infondate (art. 3, 3^ comma);
2) è stato potenziato il ruolo della “Confisca dei premi” (art. 45) in quanto è stato ritenuto che tale misura possa costituire un efficace deterrente contro la commissione di molti illeciti;
3) all'art. 77, 3^ comma, è stata sancita la ripetibilità del contributo dovuto per ricorsi ed impugnazioni. Ciò significa che, a differenza di quanto era stabilito nel precedente Regolamento, adesso colui che abbia “vinto” il proprio ricorso o appello avrà diritto di vedersi restituito dalla Federazione il contributo versato.
E' una norma di giustizia che rende pieno ed effettivo il diritto di rivolgersi agli organi competenti per far valere le proprie ragioni, senza che d'ora in avanti siano più necessari calcoli di convenienza per decidere se agire o “lasciar perdere” solo perché l'iniziativa si sarebbe potuta rivelare antieconomica anche in caso di successo, visto che il contributo comunque non sarebbe stato recuperabile (si pensi al caso di sanzioni pecuniarie).
Precisiamo infine che i procedimenti già in corso, in qualunque stato e grado essi si trovino, continueranno a seguire le norme contenute nel Regolamento di Giustizia precedente (art. 131).
Un doveroso ringraziamento va al Consigliere Andrea Chiesura e all'Avvocato Federica Cavalieri per l’importante opera svolta.
Il Presidente federale
Dott. Andrea Mancino
DELIBERA CONI E NUOVO REGOLAMENTO DI GIUSTIZIA 2017 >